- Non disponibile
Il libro che vedi in foto è quello che effettivamente riceverai. Se vuoi ulteriori foto (l'indice del libro o altro), non esitare a contattarci
I Ritratti immaginari (1887) ci appaiono oggi non solo come l’opera più perfetta di Walter Pater, ma come la più adatta a introdurci, per vie umbratili e sinuose, al segreto della sua visione. Maestro della Decadenza in terra inglese, appartato monaco del Bello, Pater non riusciva a osservare la storia senza trasmigrarvi, immettendo un «fremito tutto moderno in persone e cose del passato» (Praz). Dietro la maschera di squisito dilettante, era una sorta di sciamano degli oggetti, delle tracce e delle «occasioni sensibili». Anche se il ritegno e il pudore lo imbrigliavano, la sua tentazione non era lontana da quella di Nietzsche negli ultimi giorni di Torino: essere «tutti i nomi della storia».
Gratuita con un ordine di almeno 29 euro
Restituzioni accettate entro 14 giorni
Disponibile anche il pagamento alla consegna